Qualche sincero pensiero da chi ha navigato con me in questi anni
Bellissima esperienza con un vero grande maestro generoso nel trasmetterti il suo sapere. Scendi da “Flow” con il forte desiderio di migliorarti e con rinnovata passione per il mare e per la vela.
Navigare con Luca e “Flow” è un’esperienza unica a 360 gradi, capace di trasmetterti un’autentica passione e tanta competenza su un’imbarcazione molto affascinante e curata nei minimi dettagli. S’imparerà tra le tante cose a pianificare la navigazione in sicurezza, a gestire le emergenze e a sviluppare il corretto approccio mentale ai problemi. Esperienza consigliata a tutti coloro che desiderano accrescere modo rilevante la propria esperienza e conoscenza di navigazione con un formatore di eccellenza su un’imbarcazione meravigliosa. E non da ultimo, conoscerai un vero amico e un autentico marinaio!
Non navigate su “Flow”! Luca e “Flow”, non andate con questi due, pericolo! Poi non potreste pensare ad altro che chiedere a Luca di imbarcarvi su “Flow”, diventerete “LucaFlow dipendenti”, flebo di adrenalina e di maestria nel navigare.
Che dire, esperienza unica dove si impara ad andare per mare. Sicurezza, meteo, strategia e manovre sono all’ordine del giorno. Una volta a bordo di “Flow”, non si riesce più a tornare a terra! Luca? Ottimo comandante e grandissima persona che conosce veramente il mare e i suoi segreti.
La navigazione con Luca è un’esperienza che va ben oltre un classico corso di vela. Il suo metodo formativo ti immerge a 360 gradi nel mondo della vela. Ti trasmette senza filtri tutto il suo sapere, la sua esperienza e conoscenza, ti lascia metterti alla prova con ciò che impari, ma allo stesso tempo ti affianca trasmettendoti sicurezza e confidenza in te stesso. Le sue esperienze in mare e i suoi racconti ti trasmettono la passione che solo un bravo marinaio e un abile capitano possono avere. Il tutto su una barca che è una bomba di adrenalina.
Luca Sabiu è un Hobbit del mare… la sua barca, Flow, un Pogo 40 “da corsa” rapido, leggero e molto invelato è la biga sulla quale ama planare e correre veloce verso l’orizzonte. In qualsiasi condizione.
E offre a marinai abili una navigazione d’altura in sicurezza e velocità per insegnare loro questo “nuovo modo” di concepire una barca: 4,5 metri di baglio a poppa e una prua affilata e veloce… barche da portanti che vanno forte sempre. Più veloci del vento che le spinge.
Da 55 anni vado in barca con comandanti che negli anni hanno mostrato una grande varietà di comportamenti: dal marinaio silenzioso e previdente, al giovane adrenalinico alla ricerca della performance. Con Luca, per la prima volta, ho trovato un modo unico e singolare di comandare un mezzo performante: calma, rigore, potenza, previdenza, risate e agio.
Da 55 anni vado in barca. Barche diverse per dimensioni, armo, dislocamento, materiale, ambizioni, ma sempre “classiche”: c’è un timone a barra o a ruota, una randa e una scotta di genoa. A volte due manovre per il tangone e semmai un braccio e una scotta di spi. Barche semplici, lineari, comprensibili. Su Flow ci sono 17 manovre in pozzetto, le volanti, le scotte del Code0, del Solent, della Trinchetta, del Gennaker, la tack, e poi le drizze…ogni manovra rende il pozzetto un canestro di serpenti e le prime volte bisogna andare con la frontale di notte per aprire gli stopper e sicuramente tenere in ordine è cruciale per non farsi trovare legati come salami dal cambio turno.
Flow corre. Sempre rapida e leggera… Non c’è nulla a bordo: nulla che distragga dall’unica cosa che conta: navigare. Veloci, leggeri, sicuri. Nulla di superfluo. Tutto il necessario e il sufficiente. A volte raddoppiato. Il Massimo Indispensabile. E poi c’è lui: Luca.
Flow non potrebbe essere sopportabile se ci fosse qualcun altro. Flow è insopportabilmente scomodo per noi “anziani”, ma diventa un nido d’amore quando guardi il suo comandante che girella curioso tra le vele, gli schermi, le lande, i timoni, gli strumenti…e poi si fa un pisolino.
Il suo modello è la calma assoluta, l’osservazione, la riflessione: osservare, pensare, agire.
Che barca questa strana astronave! Che uomo minuto e straordinario al suo comando! Che piccoli ci sentiamo noi mentre impariamo a navigare al doppio o al triplo della nostra velocità usuale con il doppio o il triplo della tela a riva e la metà o meno del peso sotto i piedi.
Che esperienza incredibile… voglio tornare ancora con Luca e rubargli quel poco di mestiere che un anziano abitudinario può sottrarre a un esperto cocchiere di scafi con le ali.
Max Damioli, CapoBarca del CVC dal 1977, marinaio da quando mi ricordo.
Due giorni in mare con Luca Sabiu: mi sento ubriaca di vela
Abbiamo fatto così tante cose insieme, mi hai trasmesso così tanti concetti che ora ho bisogno di qualche giorno per rimettere in ordine la mia nuova sacca da marinaio.
Bellissimo il lavoro “one to one”, non l’avevo mai fatto e a me ha permesso di essere me stessa senza condizionamenti esterni e lavorare su come affrontare le varie situazioni in totale autonomia.
All’inizio temevo il confronto tra un super professionista e me, allieva dell’asilo della vela (citazione), invece con il tuo approccio, molto pacato, mi sono sentita a mio agio e mai sotto esame.
Due giorni sono davvero volati!
Ho trovato molto interessante osservare come tu avessi prontamente una soluzione per tutto e come a volte sia necessario scardinare delle certezze per imparare che le cose si possono fare anche in un altro modo. Bella la similitudine con altri ambiti a noi confortevoli, dove trovare i propri ancoraggi mentali per affrontare situazioni di stress.
Ottima l’idea di trasmettere un metodo, guardando al contesto e non semplicemente trasmettendo nozioni.
Ora il mio lavoro continuerà a terra, riordinando i tanti appunti annotati e quelli che frullano in testa.
Grazie davvero per questa super sessione!
Esperienza fantastica e molto formativa. Barca stupenda e comandante straordinario.
Ho conosciuto tanti bravissimi istruttori al CVC e, senza nulla togliere ad alcuno di loro, mi permetto di dire che navigare con Luca su una barca come Flow è un’altra cosa. Luca è stato sempre impeccabile, che ci fossero 5 nodi o 50 che abbiamo preso di notte. Calma e autorevolezza aumentavano proporzionalmente all’aumentare del vento. Luca ha lasciato che fossimo noi allievi a decidere dove porre l’asticella ognuno per sè: sempre disponibile a condividere esperienze e “trucchi del mestiere”, non ci ha mai imposto insegnamenti. Contemporaneamente, sempre presente, silenzioso e attento osserva tutto, non prevarica mai, non alza mai la voce.
Come ho detto anche a lui, la coincidenza sfortunata che ci ha impedito di partecipare alla regata ha aperto uno scenario diverso e non meno attraente dal mio punto di vista. Con il senno di poi, aver avuto l’occasione di navigare su Flow senza la pressione di “performare” in regata mi ha fatto prendere più consapevolezza della vita a bordo e maggiore confidenza con la barca e con le manovre.
Nella mia esperienza al cvc nessuno mi aveva mai insegnato a impiombare cavi tessili. Quello che ho imparato da Luca altro non è che marineria e il conseguente uso pratico… e questo dovrebbe essere nel dna di ogni Caprerino!
Sarebbe bello che ogni barca del C4 avesse a bordo un kit piombe e che venisse suggerito agli allievi interessati, di dotarsi di un kit da portarsi a bordo durante il corso. A noi è esploso un bozzello del carrello di randa, Luca aveva a bordo un anello di acciaio al quale aveva impiombato un cimino di dyneema. In 3 minuti l’abbiamo sostituito e in mancanza d’altro saremmo potuti arrivare fino a Spezia navigando senza alcun problema. Imparare e vedere queste cose a bordo non ha prezzo.
Caro Luca, non sapevamo a cosa saremmo andati incontro in questi giorni; la nostra idea era di fare un training sulla navigazione. A bordo subito durante le prime tre ore hai cominciato a cambiare il nostro approccio.
Sei stato molto bravo a evidenziare le nostre carenze sull’organizzazione, sulla sicurezza e la gestione delle emergenze. La cosa più importante di tutto!
Hai la capacità di evidenziare subito i punti deboli e trovare le soluzioni appropriate. Grazie a questa prima lezione in barca siamo ora più consapevoli che “The One” non è sufficientemente attrezzato per un viaggio importante e ti ringraziamo molto per questa nuova consapevolezza. Stiamo già lavorando all’elenco “cose da fare”.
Dopo questa introduzione sulla sicurezza della barca, navighiamo nel canale di Carloforte. Anche qui hai mostrato la tua grande capacità di individuare i punti deboli (per es. autopilota) e di intervenire con una tranquillità e leggerezza che non si trova spesso.
Ci hai introdotto delle manovre a cui non siamo per niente abituati ma utilissime dal punto di vista sicurezza e gestione della barca.
Abbiamo capito che dovremmo focalizzarci sulle procedure e sulla percezione di “vivere” proprio le procedure e di organizzare sia noi che la barca adeguatamente.
Ci hai aperto proprio gli occhi!!
Siamo consapevoli, che un feedback ha anche bisogno di individuare i punti deboli in modo che tu possa perfezionare il tuo metodo di insegnamento, ma riteniamo di non essere riusciti a individuare delle evidenti aree di miglioramento.
Sono state due giornate cariche di emozioni, nuove conoscenze/consapevolezze e non abbiamo mai smesso di divertirci.
Ti ringraziamo molto.
Luca è il mio Comandante. Ho avuto la fortuna di navigare molto con Luca: one to one, alla Arc, nel trasferimento da Grenada ad Antigua. Ma ho anche avuto la fortuna di stare in banchina con Luca.
È stato un privilegio quindi essergli stato a fianco nella preparazione della barca a terra, nella verifica della barca a terra, nella pianificazione di tutti gli aspetti riguardanti la navigazione, nella gestione delle manovre più impegnative. Sia a terre che in mare Luca ti trasmette Sicurezza, Competenza e ti porta dentro il suo Metodo con Passione e Rigore Tecnico. Luca è una gran persona ed un Grande Marinaio. Per questo Luca è il mio Comandante.
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