Parte la navigazione tecnica in Bretagna

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Parte la navigazione tecnica in Bretagna

Formarsi come skipper in Bretagna, “palestra” dell’Atlantico

Dall’11 al 17 maggio 2024 il navigatore e sailing coach Luca Sabiu organizza una speciale Clinic nelle mitiche acque bretoni. Sono 24 gli allievi partecipanti, già tutti skipper, che vogliono alzare il proprio livello di competenza tecnica.

Per gli appassionati di vela d’altura la Bretagna è un posto mitico. Questo sperone di terra francese che si getta nell’Atlantico con le sue coste frastagliate, le scogliere spazzate dalle onde, i dedali intricati di isole battuti dal vento e dalle correnti, è un luogo di lunga tradizione marinara tanto che i bretoni, si dice, hanno il mare nel sangue. Ma c’è di più. La Bretagna è a tutti gli effetti il polo mondiale della navigazione a vela. Le sue coste sono infatti legate ad alcune tra le più importanti regate oceaniche, dalla Volvo Ocean Race al Vendée Globe, qui è nata l’associazione dei Mini 6,50 e nei cantieri bretoni sono state costruite alcune delle barche sportive più iconiche degli ultimi anni, come gli Imoca e i maxi trimarani da record.

Oltre a essere rinomata per la grande cultura nautica, i cantieri navali e gli studi di progettazione più prestigiosi, la Bretagna è anche l’avamposto mondiale della formazione velica. Nella terra che ha dato i natali al grade navigatore Eric Tabarly si è sviluppata anche una delle più famose scuole di vela, Les Glènans, così come l’Accademia di Douarnenez dove è stata allevata tutta la nuova generazione di skipper oceanici. Per tutte queste ragioni navigare in acque bretoni, formarsi come velisti, è un po’ come per un calciatore allenarsi allo stadio Bernabeu.

 

Un corso di Navigazione che alza il livello tecnico

Ed è proprio in Bretagna che il navigatore e sailing coach Luca Sabiu organizza da sabato 11 a venerdì 17 maggio 2024 il corso “Navigation Technique En Bretagne, un Clinic Tecnico che si svolge a bordo di due Pogo 36 e altrettanti RM 10,70. È il primo progetto italiano di formazione velica così strutturato ambientato in Bretagna con lo scopo di alzare il livello di competenza tecnica dei partecipanti e prepararli al meglio alla navigazione oceanica.

Non a caso poco dopo essere stato presentato, all’inizio dell’anno, il numero dei posti a disposizione è andato subito esaurito. In totale sono 24 i partecipanti più i Formatori, tutti usciti dai corsi d’altura che Luca organizza ad ogni stagione in Italia, alcuni dei quali l’oceano l’hanno già fatto almeno una volta. Ognuno di loro tuttavia vuole alzare ulteriormente l’asticella delle proprie competenze tecniche. È un bel segnale che anche nel nostro Paese esiste una domanda di corsi di vela professionali, gestiti da navigatori qualificati e che aprono letteralmente gli orizzonti in fatto di tecnica, studio del meteo, sicurezza a bordo e gestione di lunghe navigazioni.

 

L’area di navigazione: scenari mitici e difficili per gli skipper

La base di partenza e di arrivo scelta da Luca Sabiu per il corso di “Navigation Technique En Bretagne è La Trinité-sur-Mer, paradiso della vela situato nel dipartimento del Morbihan e considerato la “Mecca” della navigazione oceanica. Qui oltre ad avere la propria sede alcuni dei cantieri più famosi al mondo per i catamarani da crociera, tipo Nautitech e Alliaura, e i multiscafi dedicati alla velocità (per esempio l’Hydroptère di Alain Thebault), si produce il meglio della nautica: dagli accessori Plastimo, alle vele Ullman, agli alberi in carbonio della Lorima, proprio qui a La Trinite’ Luca ha acquistato negli anni due barche Oceaniche, un posto a lui molto caro.

Il perimetro di navigazione dei partecipanti al corso di Luca si snoderà tra l’oceano Atlantico, la Baia di Quiberon e il Golfo di Morbihan, Lorient, considerate tra le coste più belle della Francia. È tuttavia un’area impegnativa per gli skipper. Oltre alla fitta presenza di scogli, secche e traffico marittimo lungo costa, bisogna considerare anche le importanti escursioni di marea che caratterizzano queste acque e che arrivano fino a 5 metri di differenza. Questo fa sì che vi si trovino forti correnti di marea che possono raggiungere i 9 nodi e che per intensità sono le più forti d’Europa.

 

Le barche: fast cruiser di razza concepiti per l’oceano

Il corso di “Navigation Technique En Bretagne” si svolge a bordo di barche oceaniche scelte appositamente da Luca Sabiu. Si tratta del Pogo 36 e l’RM 1070, due cabinati sportivi dalle alte prestazioni, leggeri e facili da gestire, entrambi armati in modo analogo e caratterizzati da uno spigolo di carena accentuato e prua voluminosa che resta fuori durante le planate tutte.

Il Pogo 36 è un progetto disegnato da Fint-Conq che si distingue per doppia pala del timone, la chiglia basculante e la poppa larghissima. È nato per le veloci navigazioni d’altura e presenta un piano velico che prevede albero di carbonio senza paterazzo e randa “square top”. Altrettanto competitivo è l'RM 1060. In questo caso la barca è un progetto del grande Marc Lombard e ricorda molto i Class 40 oceanici per la configurazione con pinna di deriva e due pale del timone. È inoltre molto resistente grazie alla costruzione in compensato marino resinato.

 

Cosa impareranno gli allievi skipper

Il corso di navigazione in Bretagna di Luca Sabiu, supportato anche da MagellanoStore, si articola in due moduli. Tutti i 24 partecipanti che nelle settimane scorse hanno partecipato a una serie di lezioni teoriche on line sul Pilotage sono attesi sabato 11 maggio nello storico porto di Carnac. Una volta imbarcati sui 4 cabinati ormeggiati, alle ore 18 prenderanno parte al briefing dove verrà allestito il piano di rotta sulle carte nautiche Shom Golfo Morbihan 7137 e Baia Quiberon 7141 e studiate le previsioni meteo e i bollettini del Sistema Avurnav della zona. In questa fase ognuno di loro utilizzerà di nuovo il kit di carteggio che gli è stato fornito e prenderà conoscenza della barca, compreso lo schema “Safety Plan” appositamente creato da Luca con l’indicazione dell’ubicazione di tutte le dotazioni di sicurezza a bordo.

Una volta mollati gli ormeggi, tutti gli skipper divisi in quattro team nei primi giorni navigheranno lungo costa prendendo dimestichezza con chiuse, passaggi stretti e bassi fondali e si eserciteranno nella navigazione stimata, gli allineamenti, i rilevamenti e nella stesura del giornale di bordo. Nei giorni successivi entreranno invece nel vivo del pilotage e della conduzione della barca in stile oceanico durante la quale approfondiranno la gestione dell’autopilota, la ritenuta del boma, la presa di terzaroli al lasco e la regolazione delle vele, compresi Solent, gennaker e trinchetta. Luca Sabiu si alternerà con loro a bordo a metà giornata e darà le sue preziose indicazioni su assetto in navigazione, leadership e rapporti con l’equipaggio, oltre a tutti gli aspetti mentali della navigazione.

 

L’altura a vela è un percorso lungo: la filosofia di Luca Sabiu

Sono anni che Luca Sabiu lavorava a un corso del genere nelle mitiche acque francesi. “Ho scelto di venire a fare formazione direttamente in Bretagna come passo evolutivo dei corsi d’altura che già propongo in Mediterraneo – spiega il navigatore - credo che un formatore come me in questo lavoro si prenda anche l’onere di offrire ai propri allievi un percorso tecnico di crescita costante. Personalmente ho sempre cercato di farlo, partendo con i corsi ‘Autonomia’ a bordo di un vecchio Koala 39, per poi passare ad altre barche di serie, fino addirittura al mio attuale Class 40 Flow. Questo corso in Bretagna fa parte in realtà di un progetto triennale che porterà gli allievi a ottenere sempre più competenze di navigazione e conoscere questi luoghi di altissimo livello tecnico, compreso il famoso Fastnet Rock. È un percorso formativo ambizioso, che i miei allievi apprezzano molto”.

“Essere marinaio è un mestiere umile – diceva Tabarly - il mare non accetta traditori, le barche nel tempo sono molto cambiate e questo ci riposata all’importanza di fare formazione per prepararsi al meglio, là nella patria della vela d’altura, è l’unico modo di non tradire il mare e soprattutto sé stessi.

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