“Flow” è uno spettacolo, nulla di simile prima d’ora, imparagonabile: apri il code 0, superi gli 8 nodi e capisci che sta succedendo qualcosa. Smette di esserci quel rumore da ruscello di montagna dietro la poppa e inizia a planare, si solleva e lascia una scia da aliscafo e senti solo il fruscio del vento… E lo scricchiolio della volante che va in tensione, il dyneema delle drizze e scotte che si tende (anche i grilli sono in tessile e tutto è senza nodi), capisci che enormi forze ci sono in azione, ma tu stai planando a 18 nodi e hai altro a cui pensare. Luca, il comandante, ti racconta tutto, della barca, del mare, del respiro mentale e della sicurezza, che prima di tutto è dare tranquillità a chi è a bordo.

Una imbarcazione bellissima, un grande equipaggio, un comandante e istruttore insuperabile rendono questo corso un’esperienza unica e impagabile.

Luca è veramente un ottimo formatore ed esperto marinaio. Interessante e utile il corso “skipper” su gestione emergenze, preparazione della barca, ecc…

Corso fantastico, barca fantastica, Comandante (non a caso con la C maiuscola) Luca Sabiu, un pozzo di esperienza e di marineria, quella semplicità e umiltà tipica delle persone che fanno e non millantano. Un esempio per tutti noi. In sintesi: un corso che tutti gli istruttori di Caprera dovrebbero fare. Io mi sono portato a casa parecchio.

Ringrazio Luca per il gran marinaio quale è e il suo spirito che lo porta a trasmettere tutto quello che sa dell’arte marinaresca, con focus su strumenti utili pratici più che grandi teorie, riutilizzabili sia come tecnica velica che nozioni per lezioni. Il corso serve a misurarsi rispetto a una navigazione lunga (no-stop) e impegnativa offrendo uno sguardo di una “navigazione in solitario”, cambiando un po’ la prospettiva con sé stessi e su come eseguire molte manovre comuni, nell’ottica di aumentare il livello di sicurezza sia per le persone che per l’attrezzatura e il consumo delle forze. Questo senza trascurare la gestione di sé stessi, dell’equipaggio, del sonno, dell’alimentazione e della capacità di previsione di dove voler essere e perché. Nella parte di strumentazione ci si aggiorna verso l’elettronica per avere una navigazione sicura e in controllo come il Vhf, l’AIS, l’Epirb, il PLB, l’Asta Ior, il routing con il meteo. La parte nuova per me è stata rivedere alcune manovre da un punto di vista marinaresco più che da regatanti, cedere quindi qualche miglio a favore di una manovra più sicura, ridondando la sicurezza anche nell’uso dell’attrezzatura di coperta a disposizione. Altri aspetti molto interessanti da approfondire sono la gestione del sonno, gli switch mentali per aumentare l’attenzione per una determinata manovra o momento “critico”. Per me è stata un’esperienza di crescita e mi ha fatto domandare se volessi affrontare una navigazione oceanica vista l’anteprima vissuta e la risposta è stata positiva anche se ci sono stati momenti in cui un po’ di domande me le sono poste, specie dopo una notte un po’ “shakerata”. Ma la cosa più importante è che sicuramente mi ha fornito altre “carte” nel mio mazzo di cose da saper fare. Grazie al mare che ci ha lasciato passare. Grazie “Flow” che ci ha trasportato, Grazie a Luca che ci ha mentorato e grazie al CVC.

Dopo 10 anni di vela, tralasciando le sue doti e competenze tecniche che potrei riassumere con un bel ça va sans dire, ho personalmente apprezzato Luca per il suo essere assertivo, il saperti mettere a tuo agio e la sua disponibilità. Ho imparato tantissimo da lui, soprattutto nella gestione della navigazione nella sua accezione più ampia. Sicuramente tornerò, con cadenza quanto meno annuale, a fare formazione con il nostro grande comandante.

Navigo da anni con Luca, è il formatore per eccellenza sia nelle lezioni in aula che nelle esercitazioni sulla sicurezza in mare. Ma il meglio di sé lo da proprio durante le settimane di navigazione in altura. So che ogni volta che non posso seguirlo mi perderò sicuramente qualcosa di speciale. Le manovre, la propedeuticità nelle sequenze di apprendimento, l’approccio mentale, ma soprattutto il suo esempio sempre coerente con quanto dice. La sua umiltà la sua curiosità e il suo ricercare sempre il confronto con gli altri modi di andare a vela lo fanno sentire vicino a chi si può essere in difficoltà durante la navigazione.

Ho partecipato a un corso su “Flow” con il comandante Luca Sabiu e ho potuto apprezzare la validità del suo metodo di insegnamento sui diversi argomenti, dalla conduzione alla gestione meteo e elettronica di bordo. Si nota subito, oltre che dall’esperienza di navigazione, come questo sia stato costruito sulla sua grande sensibilità verso gli allievi, sempre con un occhio di riguardo alla prevenzione dei problemi che si possono presentare in mare. Nella settimana in cui sono stato a bordo non c’è stata grande possibilità di sfruttare la barca alle sue andature preferite e questo ha messo un po’ alla prova tutti noi ma, alla fine, non ha fatto che aumentare la qualità dell’esperienza da me vissuta. Per quanto mi riguarda è stato un corso pieno di materiale di cui fare tesoro nella mia attività di istruttore e nelle mie navigazioni future. Grazie Luca e grazie “Flow”, alla prossima!

Navigare su “Flow” con Luca è una delle più importanti esperienze formative che io abbia mai fatto. Il comandante è preciso, schematico, competente, sicuro, sempre aperto ai consigli e al confronto. La sua “Flow” ti fa emozionare sulle onde e ti fa sentire il mare nelle vene. È un laboratorio tecnico di altissimo valore, ma soprattutto Luca e “Flow” ti sanno far sentire la passione per il mare e per il vento.

Navigare con Luca e con “Flow” è un’esperienza unica per almeno tre motivi. 1) La barca. “Flow “è straordinaria, una vera fuoriserie del mare. Dotazioni al top (sicurezza, rigging e vele) con caratteristiche dinamiche che stupiscono chi, come me, è abituato a barche normali da crociera. 2) L’equipaggio. “Flow” attrae e riunisce velisti “veri”, l’equipaggio è sempre omogeno per mentalità e cultura marinara. 3) Luca Sabiu. “Flow” è straordinaria, ma quello che la rende unica è Luca. Ho avuto molti istruttori di vela, ma Luca è unico come capacità di insegnamento ed empatia. Non mette mai in imbarazzo chi sbaglia, anzi gli spiega come evitare gli errori e non lo fa sentire un ” asino”. È raro trovare dei regatanti della sua classe che abbiano anche le sue capacità didattiche ed umane.
Ettore Bandi, Golfe du Lion